Progetto Quadrifoglio
Il progetto “Quadrifoglio” è stato ideato da Gianni Lettieri quando era Presidente dell’Unione degli Industriali di Napoli e consisteva nel creare un’ooportunità di inserimento nel mondo del lavoro per 120 giovani provenienti dai quartieri di Napoli cosiddetti “a rischio”.
600mila euro per 120 giovani disoccupati che hanno potuto usufruire di un’esperienza on the job in azienda seguita da un’eventuale assunzione. Il progetto Quadrifoglio è stato ufficialmente varato con la preziosa partecipazione del cardinale Crescenzio Sepe e con l’ambizioso obiettivo di inserire nel mercato del lavoro disoccupati tra i 18 e i 25 anni (29 se in possesso del diploma di laurea), residenti nei quartieri con un alto tasso di criminalità, come la Sanità, Scampia o i Quartieri Spagnoli. Promotore del Progetto è stata l’Unione degli industriali partenopea con il sostegno del Ministero del Lavoro, che ha finanziato l’intervento, e l’assistenza tecnica di Italia Lavoro Spa, che lo ha progettato e messo in atto. L’Unione Industriali ha erogato incentivi alle imprese a parziale copertura dei costi del tutor aziendale.
La Diocesi di Napoli, invece, si è occupata di individuare i giovani a rischio di esclusione sociale.
Per il Presidente Lettieri era fondamentale far capire ai ragazzi più sfortunati, cresciuti in realtà difficili, in condizioni di disagio e senza punti di riferimento validi, che esistono anche altre strade oltre a quelle della delinquenza e della criminalità. Da subito consapevole che non avrebbe risolto completamente il problema, e debellato totalmente la tragica questione della manovalanza della camorra tra i giovanissimi di determinati quartieri cittadini, ha voluto dare un segno di speranza, essendo da sempre convinto che solo insieme, tutti uniti, si può combattere questo antico male e piantare piccoli semi di speranza.
Il Progetto nasce, dunque, dalla volontà di realizzare un intervento concreto e mirato a favore dell’inclusione sociale e dell’inserimento lavorativo di questi giovani. Si è inteso, così, promuovere la cultura della legalità utilizzando congiuntamente strumenti di assistenza e di politica attiva del lavoro e sviluppando sinergie e modelli di interazione con il sistema imprenditoriale locale.
Di fondamentale importanza sono stati la vicinanza del Cardinale Sepe e la collaborazione di Confindustria che, dal primo momento, hanno creduto in questo progetto.
Il progetto Quadrifoglio ha visto più edizioni nel corso degli anni: nella prima furono attivati 20 stage, seguiti da 14 assunzioni, di cui 4 a tempo indeterminato. Il progetto ha coinvolto 40 giovani per ogni anno. Le imprese sono state invogliate ad assumere personale perché per ogni assunzione a tempo indeterminato, effettuata entro 3 mesi dalla data di conclusione del tirocinio, che durava 6 mesi, l’impresa ha potuto usufruire di un incentivo di 5mila euro. Inoltre, anche il tirocinio è stato retribuito per un’indennità di frequenza mensile pari a 435 euro lordi.
Lettieri, nonostante il momento imprenditorialmente difficile per tutte le aziende, è stato da subito determinato ed ha puntato a vedere le prime assunzioni entro 1 anno. La selezione dei giovani disoccupati fu completa entro l’estate dello stesso anno, così da cominciare con i tirocini già a settembre. Anche il Cardinale ha spronato gli imprenditori ad aderire al progetto e ad assumere i partecipanti, ritenendo fermamente che anche se qualche ragazzo non era il meglio che il mercato occupazionale offriva in quel momento in un determinato settore, era sicuramente uno dei più determinati: i ragazzi che provengono da determinate situazioni e ambienti, di frequente, hanno qualche motivazione in più rispetto ai loro coetanei.